Un filo lungo 1597 chilometri scivola attraverso territori, lingue, culture, nazioni, realtà diverse unite da un comune denominatore: RadiciGroup .
Casnigo (Italia), Podborany (Repubblica Ceca), Dilsen (Belgio). Sono queste le tappe di un viaggio, quello di un autoarticolato carico di fi lati, che si trasforma in un fi lm documentario. Trenta minuti che vogliono raccontare le tappe di un processo produttivo. Trenta minuti che vogliono dare un volto e un sentire alle persone che abitano, che fanno l'azienda.
Questo singolare progetto multimediale - voluto da RadiciGroup e affi dato a MoltiMedia, la Fattoria Digitale – è stato realizzato seguendo il percorso del filo di poliammide per tappeto, dalla polimerizzazione sino al prodotto fi nito.
Le immagini, insieme ai suoni, ai movimenti, ai colori, parlano delle identità umane e territoriali incontrate durante il viaggio, con intensità emotiva, dinamismo, dipingendo un quadro che va ben oltre l'abituale staticità dei fi lmati aziendali.
Dall'entrata in RadiciFil Casnigo per il turno di notte, ai ragazzi in piazza a Podborany.
Dalla dinamica e giovane Logit Sro fino all'incontro con quei lavoratori, in gran parte fi gli di minatori italiani in Belgio, impegnati in Ralux.
“ 1597 ” conduce attraverso mondi, realtà, luoghi che si svelano gradualmente, con rara umanità e delicatezza. Nel fi lmato poi, un altro viaggio si intreccia al primo. Si tratta del racconto, in prima persona, di Paolo Radici. Parole le sue, che suggeriscono nuovi sguardi sui luoghi incontrati, che trasmettono la sua passione, quella di una famiglia di industriali che in alcuni decenni ha ottenuto grandissimi risultati.

Una visione particolare all'insegna dei lavori di Paolo Valletti, che da anni segueRadiciGroup nelle sue realizzazioni multimediali e che per questo progetto,primo di una serie, si è affi dato alla grande sensibilità fotografica e umana dell'artista Luca Santiago Mora.

“ 1597 ” , riflette così una piccola parte di quello che si presenta oggi come un grande Gruppo industriale, da sempre attento alla valorizzazione dell'uomo e dei territori dove si è stabilito: RadiciGroup .



1597 Km – Voci, Gesti, Sguardi
Certo... macchine, telai... il primo sguardo è inevitabilmente ostaggio loro... devozione alla tecnica... necessaria, prodigiosa, seducente.
Entrando, è un respiro largo che abbraccia tutto, per mole, possenza, suoni, ritmi, odori, e l'inarrivabile potere di seduzione di chi esibisce indifferenza a tutto e a tutti...macchine appunto; idea di potenza, di controllo sulle forme e sul tempo... divinità. Fascinazione per l'industriale, controllata a dovere con l'età...
Di ritorno da questo viaggio, lo stupore che custodisco nel suo intermittente permanere, è più riconducibile ad uno sguardo, una voce, un gesto, un sorriso...ricevuti, compresi, ricambiati.

Casnigo-Radicifil : sto incantato dallo splendore, accecante acciaio, dei silos di raccolta.
Esterno giorno, si fa incontro un ragazzo, cappellino e maglia gialla vissuta un turno intero, ad accudire macchinari.
Si diceva appunto, per facile ossimoro, di perfezione necessitante della tecnica...

Lui, di giovane età, ha sguardo pulito, fiero, orgoglioso, codice di razza montanara... sa decidere di lasciare in attesa la propria fatica, per farsi ritrarre, davanti a quelle torri scintillanti; perché no? Di cosa dovrei avere timore? Un semplice gesto istintivo, improvviso, di precisa comandata eleganza, doma lo sfondo fino a farlo scomparire, magia dell'umano dicevamo... portare, con mulinello aereo, la giacca dimenticata sulla spalla a raccogliersi sul fianco...più di mille inutili parole... taglio... rallenty... perfetto sei.

Podborany-Logit : ritorcitura, esercizio meccanico all'unione di tre in uno, salda trinità ad irrobustire l'unità...Di lontano, una piccola fiammiferaia, fra rocche colorate in lunghe fila... mi avvicino, capello rosso, spettinato-composto, vestaglietta con fi ori giallo arancio su dolcevita verde muschio; da quale bosco di betulla discendi, tu? La modernità... aggraziata: calza sporitiva ribassata su scarpetta punta acciaio anti-infortunistica. D'incanto. Lavoro solitario, concentrazione, io, esercizio di ammirazione... tanta grazia serena in uno sguardo, nessuna necessità di parole, traspare la curiosità timida di chi non sa ammettere a sé d'essere osservata...
Chiedo per una ripresa, semplificando preamboli, lei si gira, stendendo un ponte sulla timidezza con un semplice sorriso... cosa altro?


Dilsen-Ralux : respiro di tanta Italia formato esportazione, come casa mia, ma in luce iperborea, e buon minestrone caldo di lingue e idiomi. Tessitura... di infinite superfici in tinta a sé, mi attrae il rosso... dietro l'incombere roteante di un enorme rotolo in progressiva estensione, incontro sguardo intelligente, sveglio, “Braccio di Ferro” polacco, di occhi vispi che sì, è bello lavorare... ci osserviamo, io tentenno, mi domando perché mai dovrebbe raccontarmi qualche cosa... lui, sa in sé d'esser narratore elettivo per il nostro fi lm... attacca svelto, italiano imbastardito della Prussia Orientale, familiare a noi da 27 anni... io, inconscia devozione, lo staglio sul rosso porpora del tappeto con ripresa un po' sovietica, perfetto gioco delle luci a disegnarne il volto... Lui, sfodera per l'occasione metafora calcistica, non vuol permettersi rischi d'incomprensione; nel fi nale si svela, traspare coscienza allerta, saggia: “E' così la vita...non si può sempre vincere...” conclude. Passo, ringrazio e chiudo.

Meraviglia agli occhi miei resta l'umano, l'unicità del singolare che ha in sé potere di trascendere... anche l'illusoria onnipotenza della tecnica... inesorabilmente.

Luca Santiago Mora

Settembre 2005

Concept and Production: Paolo Valietti , Moltimedia for RadiciGroup
In collaboration with Barn
Directed by: Luca Santiago Mora
Video Production: Multimagine
Video Shooting: Massimo Mannucci , Valerio Pellicioli , Gigi Tufano
Avid Operator: Paolo Buzzetti
RadiciGroup Support: Marie Negrin
Music: J Ashmore , Ben Brooke , J Cyrka and T Bricheno , RN Daspit , strong>M Farmer , Paolo Ferrario , Edoardo Fumagalli , Curtis Schwartz
Thanks to: Radicifi l / Logit / Ralux Workers , Casnigo / Podbo any /
Dilsen Community , RadiciGroup Marketing and Communicatio Dept .
Special Thanks to Paolo Radici
Spring – Summer © 2005 RadiciGroup


A 1597-km thread winding through communities, languages, cultures, nations, different worlds united by a common denominator: RadiciGroup .
Casnigo (Italy), Podbo_any (Czech Republic), Dilsen (Belgium). These are the stops along the journey of an articulated lorry loaded with yarn—transformed into a documentary. Thirty minutes that recount the stages of a manufacturing process. Thirty minutes that give a face and a voice to the people who make up the company and call it home.
This unique multimedia project—conceived by RadiciGroup and produced by MoltiMedia, Fattoria Digitale – follows the journey of polyamide carpet yarn from polymerization to the fi nished product.
Images, together with sounds, movements, colours, convey the identities of the people and communities encountered along the way, with emotional intensity, vibrant brushstrokes, creating a picture that is much more evocative that the typical static corporate fi lm. From the arrival at RadiciFil Casnigo for the night shift to the girls in the square in Podbo_any. From the dynamic, youthful fi rm Logit Sro to our meeting in Belgium with Ralux factory workers, many of whom are the sons of Italian immigrant miners.

“ 1597 ” leads us through worlds, communities, places, revealed little by little with a delicate, human touch. In the fi lm, another journey is intertwined with the one mentioned above: the personal narrative of Paolo Radici. His words give us a new perspective on the places visited and transmit his passion shared by his family of industrialists, who in just a few decades have achieved great success.
A particular vision, exemplary of the work of Paolo Valletti, who has collaborated with RadiciGroup on multimedia projects for years. This fi lm, fi rst of a series, was directed by LucaSantiago with great sensitivity in the photography, emphasizing the human aspect. “ 1597 ” , reveals only a small part of what has become a large industrial Group, always committed to recognizing and enhancing the importance of the people and the communities where it is based: RadiciGroup .

 
1597 Km Voices, Gestures, Glances
Yes… machinery, looms… my fi rst glance is held captive… awed by the technology…
compelling, amazing, entrancing. On crossing the threshold, I'm enveloped in its expansive aura—sheer size, might, sounds, rhythms, odours, the unrivalled seductive power of a presence impervious to everything and everyone…just machinery;
the sensation of power, control over form… and time… divinity. Fascination with the world of industry, tamed by age…
Yet, now that I'm back home, the wonder that Iingers on is the glimmer of a glance, a voice, a gesture, a smile…. acknowledged, understood, exchanged.

Casnigo-Radicifi l : Enthralled by the splendour, the dazzling stainless steel of the silos. Exterior - day, a youth walks up to me, with a cap and yellow t-shirt, worn for a whole shift while taking care of machinery. Not the paragon of perfection one would think technology calls for … A young man with a direct look, bold, proud, the code of the mountain man…he puts his tiredness on hold to be shot in front of those shining towers. Why not? What should I be afraid of? He whirls his jacket, forgotten on his shoulder, through the air down to his side... A simple instinctive gesture, improvised with precisely controlled elegance, dominates the background, making it disappear as if by magic... more than a thousand useless words... cut....slow motion... perfect.

Podborany-Logit: three-for-one twisting, a mechanical exercise, trinity strengthening unity... From a distance, a little matchgirl, in the midst of fi ery cones in single fi le ... I move toward her, red hair, artfully dishevelled, a yellow and orange fl owered frock over a moss green mock turtleneck; which birch wood do you come from? Modernity refi ned: sport socks turned down over steel-toed safety shoes. Charming. Solitary work, concentration, I'm overcome with admiration… such serene grace all in one glance, no need for words, the timid curiosity of someone who doesn't know how to accept that she is being watched...I ask, straight to the point, if I can tape her, she turns, getting over her shyness with a simple smile...
what more?

Dilsen-Ralux: the atmosphere of Italy exported, just like home, but with hyperborean light, and a good hot minestrone of languages and idioms. Weaving... infinite coloured surfaces...the red captures my eye... behind the ominous revolving presence of an immense, yet steadily elongating, roll, I meet the intelligent gaze of a clever Polish “Popeye the Sailor”, with bright eyes that say “I love my job” ...we exchange glances, mine wavers, I wonder why he would want to talk to me at all...
he feels within himself that he is the chosen narrator for our fi lm...he starts talking quickly, Italian corrupted by Eastern Prussia, the cadence of the Pope we knew so well for 27 years ... with unconscious devotion, I silhouette him against the vermillion carpet and shoot him, somewhat Soviet style, his face highlighted by precisely the right lighting. Just for the occasion he has come up with a football metaphor...he didn't want to risk being misunderstood...in the end, he reveals his keen awareness, his wisdom: “That's life... you can't always win.”
Thank you, over and out.

In my eyes, people are the true source of wonderment: the uniqueness of an individual has the power to transcend...even the illusory omnipotence of technology... inexorably.

Luca Santiago Mora

September 2005